Cara Chiara, come sempre, le tue domande nerd mi piacciono molto ☺️ Ricerchiamo l'attivazione isometrica (letteralmente l'attivazione dei muscoli senza che avvenga un reale movimento) attivando contro-forze e osservando la risposta del corpo in termini di energia muscolare, cercando di percepire in modo fine il grado di contrazione dei vari muscoli del corpo. In particolare quando abbiamo le mani a terra sfruttiamo l'attrito delle mani contro il tappetino, ma in generale in tutto il corpo immaginiamo delle azioni contrarie contro le quali dobbiamo cercare di rispondere con delle contro-azioni: la muscolatura si attiva su se stessa e percepiamo un senso di solidità, stabilità, calore. In posizioni come plank o quadrupedia in particolare in spalle, pettorali, addome, paravertebrali, interno cosce, esterno cosce.
Ha risposto su Forti ma morbidi
06 mag 20:51
Chiara Capuzzo Quando portiamo il grado di contrazione a un livello eccessivo (questo capita spesso agli inizi, quando non abbiamo ancora l'abilità di dosare i nostri sforzi), invece, sentiamo il respiro andare in affanno, il corpo irrigidirsi eccessivamente e ridursi troppo la libertà di movimento. Infine, nella nostra pratica tendiamo all'equilibrio, dunque, ricerchiamo un bilanciamento tra la forza che esercitiamo isometricamente verso il centro (le mani una verso l'altra, i piedi uno verso l'altro, l'addome in dentro, ogni movimento verso la linea mediana del corpo), che possiamo chiamare energia muscolare (proprio quell'energia che sentiamo attivarsi nella muscolatura quando attiriamo verso il centro) e una forza che dal centro muove verso la periferia, come un'espansione del corpo nello spazio (che avvertiamo più sotto forma di morbidezza, alleggerimento, allungamento), che possiamo chiamare energia organica. Due forze opposte in equilibrio, come un respiro nella nostra pratica.